Quando si va per boschi a cercare con il metal detector ci si imbatte continuamente in schegge di granate e qualche volta in fondelli, diaframmi di sharpnel, spolette, parti interne.
Non parliamo poi delle terribili pallette di piombo delle shrapnel che suonano come se fosser una pentola di montete d’oro!
Viene così voglia di capire “che cosa è quel pezzo”. E’ italiano? Di quale calibro? E’ austriaco?
Il libro per eccellenza per riconoscere questo tipo di reperti è sicuramente “Armi ed equipaggiamenti dell’esercito italiano nella grande guerra 1915-1918” di Nevio Mantoan che io non ho perché se ne trovano poche copie.
Cercandolo per titolo potreste trovare qualche venditore di libri usati che ne ha una copia.
Altro libro di Nevio Mantoan è “Bombe a mano italiane (1915-1918)” che aiuta nel riconoscere le parti esplose (e sicuramente di riconoscerne una integra se la si trova e trattarla in sicurezza – ovvero non toccarla).
Ci sono anche documenti declassificati, come “Italian and french explosive ordnance” degli USA che riportano schemi di proiettili e di spolette. Il documento è del 1953 ma ci sono anche elementi della prima guerra mondiale (non chiaramente distinguibile il periodo di utilizzo, purtroppo).