Giro esplorativo di un piccolo tratto di bosco dove era segnata una prima linea Austro-Ungarica comodo da raggiungere ma molto più ripido del previsto.
La zona si è rivelata particolarmente battuta da altri e non essendo zona di grandi combattimenti, per quanto ne so, sono rimasti bossoli e schegge e qualche diaframma di shrapnel.
Interessante trovare una parte di una armonica a bocca, ovviamente non si può dire di che periodo sia non essendo saltato fuori niente altro (probabilmente era tutta in legno la parte rimanente.
E al ritorno in mezzo al sentierino vagamente tracciato nel bosco, imboccato perché ormai i polpacci gridavano pietà, suona il metal a salta fuori una Rohr Hand Granate. Incredibilmente intatta ed incredibilmente vuota.
Di queste ci sono quelle cilindriche, come quella trovata da me, e quelle sferiche delle quali, sempre in quelle zone, ne avevo trovato un pezzo.
E’ difficile capire come possa essere andata perduta in una zona abbastanza tranquilla, potrebbe essere stata abbandonata a fine guerra quando gli Austrici si sono ritirati.
Una volta trattata con l’elettrolisi, aggiungerò la foto.
Le trincee in quel tratto di bosco sono ancora molto visibili, conservate nonostante ci siano molti terrazzamenti. E’ invece difficile immaginare la zona o capirne l’andamento del terreno, essendo ormai tutta imboscata.
C’è stata anche l’occasione di vedere una calcara molto ben conservata intorno alla quale speravo di trovare qualche traccia della vita vissuta dagli abitanti del posto, ma niente.
Come nota di chiusura, mi sono portato in macchina 6 zecche: sono posti che vanno visitati solo in inverno (lo sapevo, tra l’altro…).
Come da tradizione, non è mancala la scatoletta marcia (controllato, irrecuperabile) sotto il classico macigno (in foto non sembra ma, sì, era grosso!
Parte di articolo riservato agli amici.